mercoledì 27 gennaio 2016

Una tranquilla Domenica

Lasciate che ve lo dica, Bontemps è una merda, a meno che:
  1. Siate in cerca di un ispirazione per suicidarvi
  2. Stiate raccogliendo informazioni per il vostro libro, “le città più deprimenti d’America”.
  3. Siate occultisti cacciatori di demoni e mostri che stiano investigando su un omicidio apparentemente inspiegabile.
Fate un po’ voi.






La piccola Bontemps, dicevo, è praticamente una minuscola stradina con 4 case.


L’albergo, “L’hotel Mes Bon Temps”, con annesso ristorante piuttosto mediocre, gestito da tale Pierre Dupont, un gaietto signore piuttosto riservato.


L’immancabile chiesa protestante con pastore pazzo, che blatera di demoni e riti pagani, e il cui piccolo cimitero che sta per ricevere un nuovo ospite (o ospiti?)


Il pub a tema country, “The Good Ol’ Times”, frequentato da bikers e alcolizzati locali, e il suo barista gran chiacchierone.


Il negozio di chincaglierie voodoo, immancabile in ogni cittadina della Louisiana che si rispetti, in cui personalmente non sono mai stato, ma mi dicono che la vecchina che ci lavora dentro faccia dei biscotti alla ganja da paura.


Se siete degli occultisti cacciatori di creature soprannaturali, avrete sicuramente sentito parlare di J. Clarke, autore di quel romanzo cult pieno di mostri, da sempre residente a Bontemps. Io l’ho visto, e certo nelle foto sul libro sembrava molto meglio… Sarà per quella ferita al braccio?


E potrebbe interessarvi anche la casa del morto, l’abitazione del compianto Phillip Sullivan, 35 anni, fratello di James Sullivan, 30 anni, e figlio di Bill Sullivan e Margaret Dupont.


Non è molto probabile che abbiate già sentito parlare di questo omicidio, visto che la cosa è stata piuttosto messa a tacere, con la collaborazione dello sceriffo locale.

Ma se siete aspiranti acchiappafantasmi e vi siete persi il primo omicidio, non preoccupatevi, per la vostra comodità la povera Stephanie è stata appena sventrata allo stesso modo e il suo corpo esposto nella piazza del comune. Meglio di così...