Ma non quei bellimbusti in calzamaglia che vi fanno vedere al cinema, no.
Eroi comuni. Gente come me e come voi, persone che vivono una vita insospettabile, eppure pronte al momento del bisogno a compiere atti di estremo coraggio, nobili gesta che richiedono grandi sacrifici, e a volte anche il sacrificio, estremo, della stessa propria vita.
E se mai vi fu cittadina in Louisiana e in tutta l'America che vide nascere questi eroi, ecco, quella è Bontemps.
Il signor Pierre Dupont, mai troppo compianto, era uno di questi eroi.
Noi tutti lo conoscevamo come l'affabile gestore della nostra amata locanda. Una persona di grande classe, eppure sempre cortese e disponibile, riservato come ci si aspetta da un uomo di un certo livello, ma sempre pronto ad ascoltare tutti, e a regalare una parola buona, ad aiutare chiunque, per quanto possibile. E nonostante la profondissima stima che noi tutti già nutrivamo nei suoi confronti, egli è riuscito a fare di più. A stupirci, a dimostrarci che questa stima, per quanto grande, non era abbastanza per misurare il grande uomo, Pierre Dupont, l'Eroe di Bontemps.
Egli, con supremo sprezzo del pericolo, si è battuto contro colui (o coloro, più probabilmente) che hanno attaccato il suo albergo, allo scopo di devastare l'amata locanda, e chissà, forse l'intera città.
Ma questi balordi, questa gente di poco conto, impallidivano di fronte all'impavido coraggio del nostro eroe, e fuggivano a nascondersi nel buco di vermi da cui erano usciti.
Ma non prima, ahimè, di infliggere al buon albergatore una ferita, purtroppo, mortale.
Sono sempre i migliori che se ne vanno. E mai tale frase fu vera come in questo caso.
Pierre Dupont, fronteggiando la minaccia dell'invasione, non salvava solo la sua locanda, tutti i suoi clienti e dipendenti, e le persone nelle immediate vicinanze dell'edificio.
Badate bene, perché respingendo la minaccia, egli ha impedito che questa si allargasse, sfuggisse ad ogni controllo. Ne ha prevenuto le conseguenze, che avrebbero potuto essere catastrofiche.
Chi può dire quanti morti avrebbe piano la cittadinanza di Bontemps, se un grande uomo non avesse sacrificato la sua vita per difendere la sua Patria, la sua Famiglia, e i suoi Valori?
Sicuramente Pierre riceverà tutti gli onori che merita. Ma più che le medaglie, più che le onorificenze, più che le targhe e le statue in suo nome, egli, da onesto, giusto, saggio, vero cittadino di Bontemps, avrebbe gradito la nostra gratitudine.
E noi, non tradiremo il nostro eroe, e la sua memoria vivrà, per sempre, nei nostri cuori!
POSCRITTO
Un sentito ringraziamento è più che doveroso anche allo sceriffo di Bontemps e alle forze dell'ordine cittadine tutte, che con professionalità ed indomito coraggio, in difesa della cittadinanza e della libertà, inseguivano i colpevoli dell'orrendo misfatto fino al loro covo.
I banditi, non si capisce se per sconsiderato errore o per un insano gesto, ormai braccati e in trappola, davano fuoco al loro rifugio, e colpiti da divina e provvida giustizia, rimanevano essi stessi vittima dell'incendio, che ha distrutto il luogo da cui originava il male e ha colpito coloro che hanno privato Bontemps di una grande anima.
I corpi di costoro sono spariti arsi dalle fiamme, ma non le loro anime si salveranno, per sempre consumate dal fuoco infernale, unico purificatore di gesti di tale empietà.
Dio benedica Bontemps e l'America!
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